orge
Una sera al Villaggio - 5 - I due martiri
di giorgal73
15.09.2023 |
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"Però entrambi ci impegniamo e ci aiutiamo a vicenda per pulire i nostri viscidi e schiumosi corpi..."
Togliere il sapone dai nostri corpi è alquanto arduo. La doccia è veramente improponibile: il soffione fa uscire solo un filo d’acqua e oltretutto è gelida. Però entrambi ci impegniamo e ci aiutiamo a vicenda per pulire i nostri viscidi e schiumosi corpi. Forse però ci impegniamo un po’ troppo, perché la rimozione del sapone è più un lento ed erotico massaggio.Davanti ai miei occhi ci sono le spalle di Marica , posiziono le mani sopra e inizio a rimuovere il sapone con lievi massaggi circolari, cercando di prendere più acqua possibile. Piano piano faccio scendere le mani sulla schiena e come se fossero due tergi vetro la percorrono rimuovendo tutto ciò che incontrano. Le mani si spostano sui fianchi, li avvolgono come se fossero il joystick della playstation; stringono e si rilassano più volte, sento il corpo di Marica reagire di conseguenza.
Non riesco a far scendere le mani sui glutei perché Marica decide di girarsi e una volta fatto, mi mette la lingua in bocca e inizia a giocare con la mia. La posizione mi permette di continuare il mio massaggio pulitore sul suo sedere perché alla fine riesco ad arrivarci. Sento i suoi duri capezzoli sul mio petto e il mio amichetto prende consistenza, anche se bloccato dall’ aderenza con la vulva di Marica .
Il gioco di lingue però è veloce, Marica si stacca da me, decide che è il suo turno e inizia a togliere il sapone dal mio corpo.
Utilizza la mia stessa tecnica, ovvero il massaggio, ma ci mette del suo e applica qualche variante: aggiunge bacetti e morsi. Ad esempio, quando toglie il sapone dai miei capezzoli, avvicina la bocca e infierisce su di loro senza pietà.
Mentre mi tortura con la bocca, le sue mani si posizionano sul mio pene e iniziano a massaggiarlo.
Ad un certo punto la vedo abbassarsi mantenendo i suoi occhi sempre fissi sui miei; le sue labbra si avvicinano al mio glande e lo avvolgono, avverto un forte risucchio per un secondo e poi lo fa uscire velocemente, si alza in piedi, un bacetto a stampo sulle labbra e dice:
“Ok, finiamo di toglierci il sapone velocemente che voglio andare a prendere l’aperitivo!”.
Capisco il messaggio e senza più distrazioni ci puliamo. Una volta terminata l’opera, recuperiamo i teli per coprirci e ci dirigiamo verso il chiosco per prendere l’aperitivo.
Riusciamo a trovare un posticino vicino al laghetto. Io vado a prendere dei piatti e li riempio con quello che trovo nel buffet, mentre Marica si fa preparare due Spritz.
Ci sediamo e iniziamo a bere. Mi accorgo che non lontano da noi c’è Marco seduto insieme ad un altro uomo a bere, lo saluto e lui ricambia.
Dal momento che porci dei limiti non è il nostro forte: gli spritz da due diventano quattro e poi 6, ci fermiamo solo quando notiamo che il bar i è completamente vuoto e i camerieri iniziano a pulire e rimettere a posto, allora porgo la domanda da un milione di euro a Marica : “Allora cosa ti va di fare adesso?”
Marica ci pensa un paio di secondi e con voce incerta e offuscata dall’ alcol mi risponde: “Mi vorrei rilassare e riprendere. Che ne dici se andiamo dentro la vasca calda dell’idromassaggio per un’oretta e poi ci dirigiamo verso il bungalow per fare una doccia e vestirci per la cena?”
Dal momento che anche io sono vittima dell’aperitivo e dalla giornata impegnativa, assecondo il suo desiderio. Ci dirigiamo verso la piscina della spa, che fortunatamente è quasi vuota e ci immergiamo.
La cosa che amo delle spa naturiste è la sensazione della libertà del corpo nudo. L’acqua e i getti dell’idromassaggio che accarezzano il corpo senza nessun impedimento tessile. Inoltre, quando si è in coppia: toccarsi, accarezzarsi e stimolarsi regalano sensazioni più belle e intense ed eccitanti.
Poi i getti dell’idromassaggio sulle parti intime regalano quel piccolo piacere che unito al gioco di sapienti mani stimola ancora di più.
Nell’ idromassaggio ci siamo comportati bene, Marica ha voluto rilassarsi completamente e pertanto ha allontanato tutti i vari singoli che si avvicinavano a noi, anche Marco. Tuttavia, qualche toccatina, qualche piccola stimolazione e qualche bacino con il sottoscritto non sono mancati.
Alle 19:30 usciamo dalla piscina e ci dirigiamo verso il nostro Bungalow. Con molta calma ci facciamo la doccia, separati per non avere tentazioni. Marica decide di indossare un vestitino nero molto aderente e molto corto. La schiena è completamente nuda, il davanti è decorato con degli strass argento lungo i bordi che abbracciano i seni malandrini che tentano di fuggire dalla costrizione tessile.
La lunghezza è un qualcosa di imbarazzante, a mala pena copre i glutei, ovviamente non indossa nessun tipo di intimo.
Le scarpe sono dei sandali con il platò alto e con la parte superiore trasparente e quella inferiore di pelle nera con dei rivetti argento, sono altissime e i tacchi sono delle armi improprie per quanto fini e lunghi.
Io invece, mi metto un paio di jeans neri e una polo Rosa Desigual che comunque fa la sua figura, il tutto condito con qualche spruzzata di A Star Men, ovviamente sparisco accanto alla mia compagna super Sexy e Figa.
Arriviamo dopo 5 minuti nel luogo deputato a ristorante per la cena. Adriana saluta Marica e le fa cenno di avvicinarsi al suo tavolo. Anche io mi avvicino e mi presento a tutte le persone sedute, sono una decina e sono consapevole che gli unici nomi che mi ricorderò saranno quelli delle ragazze e di Corrado.
Purtroppo, non c’è posto al tavolo con loro e non è facile aggiungerli, tuttavia c’è un tavolo praticamente attaccato a loro e ci accomodiamo.
Durante tutta la cena interagiamo con i nostri vicini, io soprattutto con Corrado, che mi parla dei locali che gestisce e delle varie sue attività e storie del passato.
Marica invece parla con le ragazze, anche se presta attenzione solo ad una. La cena risulta essere veloce, anche perché alle 22 inizia lo spettacolo Trav con Valentine Vidal e Sebille Garcia.
Ci congediamo da gruppo e decidiamo di fare un giro per il parco per vedere se troviamo situazioni interessanti, ma risulta essere vuoto e perciò torniamo indietro.
Lo spettacolo è stato carino e divertente, è durato un’oretta tra canzoni, cambi d’abito e omaggi a note cantanti. Marica tra un drink e l’altro si è messa a ballare e poco dopo Adriana l’ha raggiunta e insieme hanno fatto un piccolo spettacolino a loro volta, ma è stato casto, più o meno.
Lo spettacolo principale termina e tutti gli spettatori iniziano a dileguarsi e a prendere strade diverse. Marica eccitata dal ballo mi chiede di andare nel privé; ovviamente acconsento, anche se un po’ preoccupato per tutto l’alcol che ho bevuto fino a quel momento e un piccolo dubbio sulla mia prestazione comincia a prendere forma nella mia testolina, ma dopotutto siamo in un club particolare e sicuramente troverò chi mi aiuterà.
Entriamo nella prima stanza che troviamo e lasciamo aperta la porta, un invito esplicito a partecipare a chiunque. Come per magia si affaccia alla porta Marco e Fausto, l’amico che era al tavolo con lui, e ci chiedono se possono entrare.
“Marica cosa vuoi fare? A me sta bene tutto quello che decidi tu!” Le chiedo sperando in una risposta positiva, in modo da avere un aiuto e non fare brutta figura.
“Si falli entrare, però ti dico subito che voglio un cazzo in bocca e per questo c’è il tuo, mentre Marco e il suo amico mi devono far squirtare solo con la lingua e le mani e se saranno bravi li ricompenserò a mia volta”
Prendo il lenzuolo e lo posiziono sul letto. Marica si sdraia sopra, avendo però cura nel posizionarsi con il sedere sul limite esterno del letto, riesce ad appoggiare i piedi a terra e a divaricare di molto le gambe. Io invece mi metto in ginocchio sul letto con la sua testa tre le mie di gambe e con la bocca perfettamente sotto il mio pene dormiente.
Marco e Fausto si avvicinano: il primo si inginocchia a terra proprio davanti alla scritta Fuck & Slurp tatuata sulla vagina di Marica , mentre il secondo rimane in piedi e si china cercando di raggiungere i capezzoli per baciarli e giocarci.
Il gioco inizia.
Marica alza la testa per prendere il mio cazzo in bocca fino alla radice e poi la fa scendere di nuovo sul letto liberandolo da quell’ambiente caldo e accogliente; ripete l’operazione fino a che non prende consistenza e diventa durissimo. Nel mentre Marco le fa un pigiamino di saliva per facilitare l’entrata delle dita nella snacchera come direbbe lui in perfetto dialetto toscano. Prima una, ma incitato da Marica che gli urla di inserirne altre e con maggior decisione, ne inserisce un’altra. Fausto si fa prendere dal gioco e abbandona i capezzoli per entrare anche lui con le sue dita per farla venire come da Lei richiesto.
“Senti come è bagnata questa troia e anche apertissima, adesso ti sdidalino come mai nessuno ha fatto”
Dopo quest’affermazione spavalda e teoricamente falsa, fa allontanare Marco. Marica protesta, ma continua a succhiare la mia cappella. Fausto inserisce tre dita nella figa, lascia il mignolo e il pollice fuori, lentamente muove la mano, ma il lavoro più arduo lo fanno le dita massaggiando internamente.
Dopo qualche secondo, esce e schiaffeggia la vulva, poi reinserisce le dita, questa volta entrando e uscendo velocemente.
“Oh sii, Oh sii” si sente riecheggiare nella stanza.
La stronza decide che vuole farmi venire velocemente e quindi con l’indice inizia a stimolarmi l’ano. Poi lo inserisce e massaggia la prostata, lei continua a fare esclamazioni di piacere e goduria, ma il mio cazzo decide di soffocare queste sexy esclamazioni venendo e schizzando dentro la bocca famelica.
Nella posizione in cui si trova, è costretta a ingoiare e facendo la spiritosa dice: “Uhh sa di spritz... Voi maiali impegnatevi e fatemi schizzare anche a me!”
Dopo 5 minuti, però ancora non viene, il lavoro di Fausto, forse non è eccelso come lui ha affermato. Marica inizia ad annoiarsi, tant’è che ad un certo punto allontana i due toscani dicendo: “Sono disidratata, ho bisogno di bere perché altrimenti non squirto, forza vestitevi e andiamo al bar”.
Non credo che sia vero, penso di più che le sia passata l’eccitazione, visto anche che i due toscani sicuramente non le piacciono particolarmente, come mi aveva confessato a cena. Pertanto, decide che la soluzione migliore per il momento sia quello di scroccare l’ennesimo gin-tonic, dopotutto li ha fatti giocare con la sua micetta.
Ora all’ esterno c’è musica da discoteca e nella zona da ballo ci sono due cubiste meravigliose: Adriana e la sua amica biondina. La prima indossa solo un piccolissimo body nero che non riesce né a nascondere il rigonfiamento nella zona intima e né le spettacolari tette che praticamente ballano all’ aria aperta.
La bionda, Vanessa, invece indossa un bikini rosso fuoco molto piccolo, ma visto che il suo seno non è grande, rimane contenuto e celato nella stoffa. Le due ragazze ballano con ritmo sensuale, si accarezzano il corpo ed elargiscono sguardi languidi a tutte le persone vicino a loro, sia donne che uomini.
Marica fissa la sua amica danzante e io riconosco nel suo sguardo l’eccitazione. Appena Vanessa abbandona la postazione per andare a prendere da bere, la mia compagna non ci pensa neanche un secondo e sale sul palco a ballare e a strusciarsi sul corpo di Adriana.
L’accarezza ovunque, mette una mano sul pacco di Adriana e spostando il body accenna un piccolo massaggio. Adriana le mette la lingua in bocca, ma allontana la sua mano e nasconde nuovamente il cazzo.
Marica se la prende un po', non pensava di essere respinta, ma Adriana sta lavorando.
Si allontana da lei, poggia la schiena sulla ringhiera della balaustra del mini-palco, allarga le gambe, alza il vestito fino a scoprire la figa e con un gesto fa salire Marco e Fausto che si posizionano uno a destra e uno a sinistra.
“Ora dovete fare quello che non siete riusciti a fare prima, mi dovete far squirtare, voglio bagnare tutto”
I due falsi giovani iniziano a impegnarsi per soddisfare la richiesta. Marica abbassa anche la parte alta del vestito e fa uscire il seno destro che inizia a leccare e a succhiare. Dalla parte opposta Adriana la guarda negli occhi e si tocca a sua volta. Io mi trovo sotto il palco e mi godo la scena da film porno, purtroppo non posso filmarla perché sono vietati i cellulari, ma rimarrà indelebile nella mia memoria.
Grazie al cielo, qualche settimana dopo al Bergamo sex, la scena si è ripetuta (in realtà solo con Adry e Marica ) e li ho potuto fare un video che custodisco gelosamente.
Marica Anche i vestiti dei piccoli amanuensi si bagnano come se avessero partecipato alla gara di Miss maglietta bagnata 2023. Adriana con molta cautela si avvicina a Marica , indossa delle scarpe altissime con tacchi microscopici e ora è tutto molto scivoloso e pericoloso.
Le mette una mano sulla vagina, si bagna due dita e poi le avvicina alla bocca di Marica che le succhia con avidità, ripete l’azione, ma questa volta le succhia lei.
Poi torna a ballare.
Esausta e bagnata, Marica scende dal palco, si toglie lo straccetto totalmente bagnato che prima era un vestito e lo lancia su una sedia vuota, poi si fa offrire nuovamente da bere, questa volta ne approfitto anche io, ma faccio il bravo e prendo un succo di frutta all’ arancia corretto con del Martini.
Mentre ci gustiamo i due cocktail, prendo da parte Marica e le faccio notare un piccolo particolare, sarà forse per solidarietà maschile o perché in fondo sono anche io generoso e le dico:
“Marica , fino ad ora hai soddisfatto i tuoi desideri, ma credo che Marco e Fausto, tra un po' esploderanno. Probabilmente hanno i cazzi in tiro da ore, ma sono sempre rimasti rinchiusi e loro effettivamente si sono comportati bene e sono stati educati, perché non gli fai un regalino?”
“Si è giusto, però non mi va di scoparli, ho la figa devastata e mi devo riprendere e farla riposare”.
Sono le 2, la musica viene abbassata e anche Adriana scende dal palco e si va a sedere vicino ad un ragazzo suo amico che fa parte dello staff di Corrado e iniziano a fumarsi una sigaretta.
Marica ne approfitta per andarsi a sedere vicino e a farsi offrire una sigaretta.
Io e i due ganzi rimaniamo a finire da bere al chiosco e poi gli dico: “Ragazzi, raggiungiamola che ha deciso di dedicarsi un po' a voi e ai vostri fratellini”. I due mi guardano e con un sorriso si tele trasportano verso la sedia occupata dalla loro dea dell’amore.
“Tirate fuori i cazzi e fatemeli succhiare”
Inizia così a fare un doppio pompino. Io mi avvicino per godermi la scena come un guardone professionista e noto che i due toscani sono anche molto dotati, avranno i cazzi lunghi almeno diciotto centimetri e anche larghi. Marica mi dice che vuole anche il mio di cazzo, ma sinceramente, tra l’alcol, la digestione della cena e tutte le volte che sono già venuto, non me la sento di tirarlo fuori, anche perché il mio pistolino che a confronto con gli altri è sicuramente più piccolo e scarico.
Tuttavia, la mano di Adriana che palpeggia il seno di Marica sta facendo un miracolo nei miei bassi fondi, ma non cedo alla tentazione. Il doppio pompino continua, ma sembra che i due non vogliano venire, secondo me anche a loro i cocktail non hanno avuto un buon effetto.
“Tesorini, ora tocca a voi, segatevi e sborrate sulle mie tette, fatemi vedere quanto siete porci, bagnatemi tutta, come io vi ho inzuppato prima!”
Marco e Fausto prendono i loro cazzi in mano e iniziano a farsi un mega “Raspone”, ovvero un segone in dialetto toscano. Le loro mani corrono veloci su e giù. Marica li aiuta lubrificando le loro aste sputandoci sopra e non facendo incendiare le cappelle per l’intenso sfregamento. Adriana ogni tanto la bacia, ma si diverte a mordicchiare il lobo lel’ orecchio destro e a strizzare i capezzoli.
Finalmente Fausto viene e schizza una quantità di seme mostruosa sul seno ti Marica , Adriana un po' schifata ritrae la mano sporca di sperma e la pulisce sul vestito fradicio di Marica che le è accanto poggiato su una sedia.
Marco, invece decide di venirle sul viso e questo non piace molto a Marica che comunque emula Adriana e si pulisce sul suo stesso vestito.
Svuotati e felici fanno l’errore di chiedere a Marica se è tutto a posto e se le serve qualcosa, ovviamente la risposta è un Gin-Tonic.
L’amico di Adriana, Andrea, si è goduto tutta la scena in religioso silenzio, ma quando i toscani si allontanano, lui si alza e tira fuori il mostro di Lockess. Un cazzo immenso che anche Rocco Siffredi soffrirebbe di invidia. Con poche parole e con tono profondo e deciso domanda:
” Bocca o figa? Io vorrei la seconda”.
Marica sgranando gli occhi si alza si mette a pecora poggiando le mani sulle mie gambe che sono seduto davanti a lei. Ha l'aria di una bambina che a natale riceve un bellissimo regalo da Babbo Natale, però ora siamo ad Agosto e Babbo natale ha solo 25 anni e un dono altrettanto lungo se non di più.
Adriana aiuta l’amico a indossare il preservativo che riesce a coprire solo la metà e inizia a scopare Marica come se non ci fosse un domani.
Io nel mentre la bacio e smorzo tutti i suoi gemiti di piacere. Le tiro i capezzoli, perché so che la fanno eccitare ancora di più, ma sicuramente la torre di Babele di Andrea fa la differenza.
Dopo quindici minuti di arduo lavoro, Adrea raggiunge l’orgasmo e lo fa anche in modo abbastanza rumoroso, quasi emulando l’urlo di Tarzan. Cita, ovvero Marica viene a sua volta squirtando nuovamente e rovinando le Converse di Andrea.
Menomale che aveva la figa dolorante e distrutta, ora come sarà? Infatti, la vedo accusare un po’ di dolore mentre cerca di rimettersi in posizione eretta, io le do una mano sorreggendola.
“Giorgio ho bisogno di una doccia e del letto, sono distrutta e ubbriaca!”
“Ma non ti volevi scopare Adriana entro la fine della giornata?” Le chiedo io con tono di sfida e divertito.
“Lo vorrei, ma ora non mi godrei appieno la scopata e sarebbe un peccato, tanto ho il suo numero, poi a Milano organizzerò qualcosa”.
“Ok, dai andiamo che anche io ho finito tutte le energie e poi sono le 3 e domani dobbiamo lasciare il bungalow per le 10”
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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